Itinerario 23
L’ORO DEL CILENTO
Visita ai frantoi di Ortodonico
Area |
Comune di Montecorice |
Lunghezza |
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Tempo di percorrenza |
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Dislivello |
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Quota massima |
240 metri |
Periodo consigliato |
Tutto l’anno |
Difficoltà |
Nessuna |
Equipaggiamento |
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Principali emergenze |
Antichi frantoi, torre medioevale |
Come raggiungere il punto di partenza |
SS 267 fino ad Agnone, poi strada per Ortodonico |
L’ulivo è, forse, l’elemento più caratteristico del paesaggio mediterraneo e rappresenta ancora una delle principali risorse economiche del Cilento. Ancor più lo era nel passato quando l’olio rappresentava non solo l’elemento base dell’alimentazione (insieme al pane) ma anche il combustibile per le lucerne, il lubrificante per gli attrezzi agricoli e l’ingrediente per unguenti e medicamenti vari. Intorno a questo prezioso liquido, quindi, si è sviluppata una vera e propria cultura, con i suoi tempi, i suoi riti, le sue strutture. Per ottenere l’olio si mobilitavano decine di persone, si costruivano imponenti frantoi, si commettevano soprusi, frodi e persino omicidi. Gli antichi frantoi di Ortodonico, custoditi nel settecentesco Palazzo Amoresano, sono i fedeli testimoni di questa cultura ormai scomparsa. Attraverso di essi è possibile mettersi in contatto non solo con gli strumenti usati per la lavorazione delle olive e la conservazione dell’olio ma anche, indirettamente, con il pesante lavoro dei contadini e delle loro bestie, con l’atmosfera allegra o malinconica delle lunghe sere trascorse nel frantoio e con il clima sociale dell’epoca. Da macchine produttive, quindi, i frantoi sono diventati, oggi, macchine “culturali” che, attraverso la rivisitazione del passato, ci aiutano a capire meglio il presente.
Per prenotare questo itinerario, chiamare Nicola VENTRE al 339 65 02 455 o spedire un messaggio: info@guideufficialipncvd.it